sabato 14 febbraio 2009

LA VACCINAZIONE NEL CANE

Perché è necessario vaccinare il cane?

Le malattie che possono colpire il cane sono numerose ed alcune di esse possono diventare pericolose in particolare durante i primi mesi di vita, a tal punto da causare la morte di un cucciolo. La vaccinazione rimane l'unico strumento profilattico in grado di proteggere il nostro animale. I cuccioli che nei primi 2 - 3 giorni dalla nascita hanno assunto il colostro (latte materno) sono protetti durante le prime settimane della loro vita dall’immunità anticorpale passiva. Questa immunità, comunque, diminuisce rapidamente lasciando il cucciolo suscettibile alla malattia nel giro di alcune settimane. La durata degli anticorpi colostrali varia in base alla quantità di colostro assunto, all’immunità materna, alla risposta individuale. Quindi scegliere il periodo più adatto per la vaccinazione di un cucciolo non è semplice. Anche il tipo di vaccino da inoculare varia a seconda dell’insorgenza delle malattie: ad esempio il cimurro nel cane è più frequente dai 3 ai 6 mesi, mentre la probabilità di contrarre la gastroenterite è più frequente nei primi 2 mesi. La scelta dei tempi di vaccinazione del cucciolo cambiano anche in base all’endemicità di una malattia o all’esposizione a rischio. Esistono, inoltre, vaccini a più alto titolo e vaccini a basso titolo.
Per questo ogni veterinario adotta un differente protocollo vaccinale in base alla situazione immunitaria del cucciolo o al rischio di infezione. In genere le prime vaccinazioni per la gastroenterite si possono effettuare già a 42 giorni con vaccino ad alto titolo in grado di superare la barriera anticorpale colostrale e stimolare l’immunità del soggetto.
Se eseguita regolarmente, la vaccinazione può proteggere la vita del tuo animale: ma questo risulta possibile solo se la maggior parte dei proprietari di cani si reca dal Medico Veterinario per un controllo annuale della salute del proprio piccolo amico.

Contro quale malattia è importante vaccinare il cane?

Le malattie infettive che minacciano la salute del cane sono numerose:

La gastroenterite infettiva (parvovirosi)
Si tratta di una malattia grave il cui decorso può essere mortale, soprattutto nei cuccioli. I cani colpiti eliminano il virus con le feci. Nonostante i programmi di vaccinazione, la malattia è ancora molto diffusa in tutt'Italia.
I sintomi principali sono: vomito frequente, diarrea profusa ed emorragica, febbre, cachessia, ed infine morte. La terapia è principalmente di sostegno, consiste in coperture antibiotiche, vitamine, reidratanti.
Il cimurro
Il cimurro è una malattia virale molto contagiosa. Esistono tre diversi complessi di sintomi: una forma respiratoria (tosse, starnuti, secrezioni nasali ed oculari, polmonite); una forma intestinale (diarrea più o meno profusa e vomito) ed una forma neurologica fatale (paralisi, disturbi motori e dell'equilibrio, convulsioni e cambiamenti del comportamento). In associazione a queste forme spesso si rilevano sintomi cutanei (infiammazioni del muso e zampe). Anche in questo caso la terapia è solo di sostegno, inoltre il soggetto che supera la fase critica talvolta manifesta segni neurologici che perdurano per tutta la vita.
L'epatite contagiosa virale
L'epatite infettiva è una malattia grave, soprattutto nei cuccioli, provocata dall'Adenovirus canino. I sintomi tipici della malattia sono: vomito, apatia, febbre ed ittero. In Italia esiste ancora, anche se in forma rara.
La leptospirosi
Questa malattia è provocata da batteri chiamati Leptospire. La malattia si contrae mediante le urine infette di topi e/o altri cani. Le acque di canali e fiumi contaminate dall'urina infetta rappresentano la fonte di contaminazione primaria in molte aree d’Italia.
La leptospirosi può risultare mortale ed i cani infetti possono eliminare le Leptospire ad intermittenza attraverso le urine per mesi o addirittura anni.
E’ una zoonosi, cioè può causare una grave malattia anche nell’uomo (la malattia di Weil).
La tosse dei canili
Malattia molto contagiosa delle vie respiratorie caratterizzata da tosse profonda (secca e dolorosa), di solito trasmessa in luoghi dove i cani vengono mantenuti in raggruppamenti (ad es. canili, pensioni, mostre, ecc). Raramente è fatale, il trattamento risulta generalmente efficace.
La rabbia
E’ una malattia fatale, trasmessa dalla saliva infetta soprattutto attraverso il morso e il graffio di animali infetti. Ormai non è più presente in Italia, per questo la vaccinazione non è più obbligatoria per legge. Diviene obbligatoria se il cane viaggia all’estero, si intende anche nei paesi della comunità europea, dove ci sono ancora rari casi.
Gli animali che si ammalano manifestano sintomi a carico del sistema nervoso, attraverso tre fasi della malattia più o meno pronunciate: cambiamenti del comportamento (gli animali feroci diventano docili), la fase di aggressività ("rabbia furiosa") ed infine fenomeni di paralisi muscolare.

A che età si deve fare la prima vaccinazione?

Nelle prime settimane di vita il cucciolo è protetto dall'immunità materna ricevuta mediante il colostro. A partire dalle 6-7 settimane di età è di vitale importanza consultare un Medico Veterinario per stabilire il programma vaccinale del cucciolo in base all’età, alla razza, ai rischi legati all’ambiente e allo stile di vita. Per assicurargli una protezione immunitaria efficace, è inoltre importante effettuare un richiamo delle prima vaccinazione dopo 2-3 settimane. In questo modo innalziamo ulteriormente la risposta immunitaria, bassa con il primo vaccino, in quanto il virus in parte distrutto dagli anticorpi colostrali.
Queste prime vaccinazioni nella vita del cane costituiscono la "VACCINAZIONE DI BASE".
















E' necessario ripetere la vaccinazione?

L'immunità verso le malattie non dura per sempre e gradualmente si affievolisce, lasciando che il cane possa correre dei rischi. Fino all’anno di età è opportuno che il giovane cane riceva tutte le vaccinazioni di base necessarie che gli consentano di raggiungere una solida immunità.
Nel cucciolo è necessario effettuare il richiamo dopo 21-30 giorni dal primo vaccino per ottenere il così detto effetto booster cioè di potenziamento dell’efficacia del vaccino . Nell’adulto invece è necessario un richiamo annuale.
E' opportuno che il cane sia sottoposto ad un check-up di controllo annuale. Con l’occasione il Veterinario potrà verificare le condizioni generali dell’animale ed attuare gli opportuni richiami vaccinali.

Vaccinazione e socializzazione

I primi tre mesi di vita di un cucciolo sono fondamentali oltre che per la protezione dalle malattie infettive anche per una corretta socializzazione. Le esperienze, le relazioni e i contatti che il cucciolo avrà in questo periodo influenzeranno, infatti, il suo comportamento da adulto e la sua capacità di relazionarsi con il proprietario e con altri animali. Superate le 12 settimane d’età, la corretta socializzazione del cane diventa più difficoltosa.
In questo periodo è perciò essenziale che il cucciolo sperimenti le diverse situazioni con cui si troverà a convivere da adulto tra cui il contatto con altri animali, con persone di età diversa, con il traffico della città, con l’uso dell’ascensore, dell’automobile, dei trasporti pubblici, etc.
Il cane non va tenuto isolato fino alla fine del periodo vaccinale (12-13a settimana) altrimenti il rischio è quello di ottenere un soggetto non equilibrato e incapace di rapportarsi con l’ambiente esterno. Una protocollo vaccinale particolarmente efficace, precoce, nei tempi giusti, permette, pertanto, la contemporanea gestione della socializzazione del cucciolo, consentendogli di correre meno rischi.
Pertanto è sbagliato segregare il cucciolo prima di aver completato le vaccinazioni, è solo importante evitare che corra rischi inutili che possono essere dettati dal contatto con soggetti o ambienti a rischio.

Il libretto di vaccinazione

A completamento della vaccinazione di base del cucciolo, il proprietario riceverà un "LIBRETTO DI VACCINAZIONE", che riporta la registrazione delle vaccinazioni eseguite e che indica la data del prossimo appuntamento per il richiamo annuale.
Questo libretto può essere richiesto nelle pensioni, nelle mostre, nelle scuole di addestramento e durante i viaggi. Naturalmente servirà anche al Veterinario per le consultazioni sulle vaccinazioni eseguite, pertanto tale documento andrà conservato con cura.

Dott. Francesco Buompane
MEDICO VETERINARIO